Kanchanaburi – il fiume Kwai (Che)
La Thailandia e’ diventata una affermata meta turistica negli ultimi dieci anni e la maggior parte la conosce per le spiagge di Phuket e Samui, i centri commerciali di Bangkok e la vita notturna di Pattaya.
In questi ultimi anni anche il nord del paese si e’ fatto un ottima fama grazie a Ciang Mai e Ciang Rai , molto ancora resta da visitare e come per l’Italia le tante cittadine di provincia offrono occasioni uniche per le vacanze.
Una di queste e’ Kanchanaburi a 130 Km ovest di Bangokok un posto dove assaporare la filosofia di fare le cose con facilita e in relax insomma “Easy”. Dall’aeroporto di Bangkok un minivan ci ha portato sulle rive del fiume Kwai (Che) in un paio d’ore con una sosta per mangiare qulacosa per strada attraversando Bangkok. Siamo ad Aprile e’ quasi capodanno Thailandese (Song Kran) il periodo piu caldo dell’anno e si sente ci saranno 40 gradi in citta. Ma a Kanchanaburi subito un po di sollievo grazie al fiume e ai monti alle spalle della citta coperti di giungla e che segnano il confine con la Birmania.
Ci fermiamo due giorni in citta’ al Felix Resort che e’ proprio sul fiume e a pochi passi dal famoso ponte sul Fiume Kwai, parte della ferrovia costruita durante la seconda Guerra mondiale dai Giapponesi sfruttando i prigionieri di Guerra catturati in Sud Est Asiatico (Inglesi, Australiani, Americani, Francesi e Asiatici). L’hotel e’ un po datato ma ottimo l’architettura Thailandese rilassa e mette a proprio agio, la grande piscina centrale e quella piu profinda sul fiume offrono un ottimo sfogo per rinfrescarsi e i bambini nel gruppo le hanno sfruttate al Massimo. Prezzi onesti per un grad hotel e ottimo servizo, camere spaziose con tutti i comfort.
Per girare in citta siamo andati dal ponte verso il tempio e abbiamo affittato un Song Teo (pick up con il cassone coperto e due panche) che puo portare fino a una decina di persone, per 11 euro ci veniva a prendere all’hotel, andavamo a spasso e poi rientravamo all’hotel. Da notare che il ponte non e’ in centro citta ma circa tre km fuori. Cenare a Kancanaburi e’ facile, divertente e a prezzi veramente modici si mangia al ristorante con circa 3 euro a testa inclusa birra … a volonta!
Il terzo giorno siamo andati alla stazione e abbiamo preso i biglietti “classe speciale” per il treno fino alle cascate di Say Yok Noi, la nostra meta era Say Yok Yai dove staremo Quattro giorni in un resort galleggiante sul fiume.
Il viaggio in treno dura due ore e mezzo e nel bilgietto speciale sono incluse, bibite, caffe e dolcetto, la guida in inglese e un certificato di partecipazione. Il treno e’ un vecchio convoglio diesel caldo e poco comodo ma decisamente divertente il paesaggio bellissimo e dal treno lo si gode appieno. Dalla campagna di fondo valle si passa in piccoli canyons e poi si costeggia il fiume il binario e’ ancora quello originale della II Guerra mondiale ed e' impressionante vedere cosa hanno costruito a costo della vita i prigionieri. Arriviamo a Say Yok noi e con un altro Song Teo ci trasferiamo 30 KM a nord a Say Yok Yai, una barca ci attende sulla riva per trasferirci al resort, bisogna pagare l’ingresso del parco nazionale.
Il resort e’ bellissimo sono un serie di zattere su cui sono costruite le camere, tutto e’ di legno e paglia e si inquadra nella giungla circostante, qualche istruzione ai bambini su come muoversi sulle passerelle e poi tutti nella piscina galleggiante. Servizio e camere ottimi e sopratutto lo scenario fa dimenticare tutto una esprienza assolutamente da fare. Le camere sono direttamente sul fiume, una zattera comprende sei camere e nel mezzo uno spazio comune dove alla sera rilassarsi e chiaccherare niente TV e la musica va portata da casa, fantastico il lento scorrere del fiume rilassa e si porta via i pensieri. A disposizione degli ospiti ci sono delle zattere che possono essere noleggaite oppure una comune che parte tutti i pomeriggi per le cascate. Fantastico stare sotto la cascata a rinfrescarsi e poi per rientrare al resort ci si mette un giubbino di slavataggio e ci si lascia portare dalla corrente. Cibo in abbondanza che pacchia. Stando sul fiume vedrete realmente il mercato galleggiante infatti alcuni abitanti dei villaggi usano le barche come negozi galleggianti per vendere frutta, cibo e cucinare per I villeggianti che affittano le chiatte e stanno sul fiume qualche giorno.
Noleggiando un minivan si possono fare gite nella zona e una consigliata e’ fino al passo delle tre pagode al confine con la Birmania una meta turistica per Thailandesi dove i turisti starnieri sono ancora pochi, nella vicina citta di Songkla Buri si puo visitare il tempio e tantissimi i ristoranti dove pranzare i prezzi qui sono al minimo.
Dopo il relax sul fiume sempre in treno siamo tornati in citta per altri due giorni per visitare il museo dedicato ai caduti per la ferrovia e che spiega ottimamente il progetto e la storia e poi un giorno al tempio che ospita il centro di riabilitazione per animali selvatici particolarmente noto per le Tigri che passano la maggior parte del tempo libere nella grande riserva naturale. Durante le ore piu calde del giorno fanno la siesta ed e possible farsi fotografare al loro fianco con l’aiuto del personale del centro.
Ci sono anche altri posti a pochi chilometri dalla citta come le famose 7 cascate di Erawan e le rovine delle cittadelle antiche del confine Birmano, ma il tempo non era sufficiente sara per la prossima volta.
Thursday, April 30, 2009
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